Le 10 più belle Maschere del Carnevale di Sardegna

Si avvicina il Carnevale in Sardegna, che come sempre vede la nostra isola addentrarsi in un clima mistico, tra la sacralità ed il profano, con le bellissime maschere sarde che percorrono le vie del centro storico dei paesi della Sardegna ed innumerevoli iniziative dal nord al sud dell'isola. Ma oggi, in questo spazio, vogliamo parlarvi di alcune delle tantissime (ed in realtà tutte bellissime!) maschere che fanno parte del carnevale tradizionale sardo. Abbiamo deciso di raccogliere simbolicamente le dieci che più ci piacciono. Fateci sapere se vi trovate d'accordo o quali sono invece le vostre maschere preferite e le maschere di carnevale più belle di Sardegna secondo voi. 

Le dieci più belle e affascinanti maschere del Carnevale in Sardegna: il carnevale in Sardegna è espressione di mistero, di miti, di leggende, talvolta di paura, ma soprattutto della identità del nostro popolo e della nostra terra. Non si può restare indifferenti, davanti alla bellezza delle maschere del nostro carnevale, così affascinanti e bellissime. 

Ma quali sono le più belle maschere del Canevale della Sardegna? 

Ovviamente il parere non può che essere personale, e quindi soggettivo, ma abbiamo pensato di raccogliere le dieci più belle e rappresentative maschere del carnevale della nostra isola, quelle che negli anni ci hanno suscitato maggiori emozioni nel vederle sfilare. Sentitevi liberi di commentare e di farci sapere se siete d'accordo con questa lista, diteci quali siano per voi le maschere sarde più belle e che più vi piacciono!

Le 10 maschere più belle del Carnevale di Sardegna

Boes, Merdules e Filonzana

Il carnevale di Ottana e le sue maschere sono tra le più conosciute della Sardegna, con il loro carico di fascino e mistero. Le maschere principali sono tre: Sos Boes, ovvero i buoi, coperti di campanacci e pelli di pecora, tenuti per le redini da Sos Merdùles, altra maschera principale, rappresentata da uomini con il viso ricoperto con impressionanti maschere nere, ed infine Sa Filonzana, un personaggio femminile enigmatico e inquietante, vestita di nero.

Mamuthones e Issohadores e Mamutzones di Samugheo

Quello di Mamoiada è tra i carnevale della Sardegna più noto oltremare, con protagonisti i Mamuthones e gli Issohadores. Gli Issohadores sono coloro che cercano di tenere a bada i Mamuthones di Mamoiada, i quali indossano maschere nere di legno, pelli di pecore e soprattutto tanti pesanti campanacci sulla schiena, circa 30 kg, che agitano nella classica danza tipica che gli viene insegnata con cura sin dalla giovane età. Altro personaggio molto simile è quello di Samugheo, su Mamutzone, che annuncia il suo arrivo a tarda sera, col rumore inquietante dei campanacci che suonano al ritmo della loro danza. Si presentano con il volto nascosto dal sughero annerito, grosse corna caprine sul capo, ed una danza minacciosa intorno alla maschera zoomorfa de s’Urzu, la sua vittima. 

Urthos e Buttudos

Sono le maschere tipiche del carnevale di Fonni che mettono in scena la classica lotta. S’Urthu cerca di scappare e di liberarsi, arrampicandosi persino su alberi e balconi, mentre sos Buttudos sono i loro padroni, che cercano di domare s'Urthu e contenerlo.

Su Battileddu

Su Battileddu, è la maschera tipica del Carnevale di Lula e rappresenta una delle maschere più agghiaccianti di tutto il carnevale sardo, ed il motivo è presto detto. Attorno a lui si muovono le altre maschere, che si presentano con il volto annerito ed aggrediscono più volte su Battileddu sino ad ucciderlo. Su Battileddu viene quindi adagiato su un carro e fatto sfilare per le vie del paese, ma alla fine risorgerà.

S’Urtzu e Sos Colonganos di Austis

Le maschere tradizionali del carnevale di Austis, Sos Colonganos, sono simili alle altre maschere della barbagia ma si presentano con una fondamentale caratteristica che li rende unici. Queste maschere infatti, al posto dei tradizionali campanacci di ferro, portano sulle spalle le ossa degli animali, che con le loro movenze e gli scossoni, producono suono sordo e cupo, davvero impressionante ed assai diverso dai suoni che caratterizzano ad esempio i Mamuthones.

 

Maschera a lenzolu di Aidomaggiore

Nel piccolo comune di Aidomaggiore, di circa 500 abitanti in provincia di Oristano, le maschere principali sono le maschere a lenzolu: si presentano di colore bianco il Lunedì e di colore nero il Martedì, giorno di chiusura del Carnevale, ricoperti dal lenzuolo dalla testa ai piedi e con due buchi per gli occhi. 

Su Bundu

Su Bundu è la maschera principale del carnevale di Orani, un piccolo comune della provincia di Nuoro. Su Bundu è rappresentato da un personaggio vestito da contadino, con un cappotto largo, pantaloni di velluto, gambali di cuoio ed una grande maschera di sughero cornuta, un naso prominente, il pizzo e dei baffi.

Sos Corriolos di Neoneli

Sos Corriolos sono le maschere tipiche del Carnevale di Neoneli, della provincia di Oristano, che sono state riscoperte soltanto recentemente grazie al ritrovamento di alcuni scritti risalenti al 1700. Portano un copricapo in sughero, sul quale vengono attaccate delle corna di daino o di cervo.

Su Componidori

Su Componidori, è una delle più originali e belle maschere della Sardegna, uno dei simboli della Sartiglia di Oristano, enigmatica figura che si presenta in sella al suo cavallo e rappresenta una sorta di semi-Dio, circondato da un alone di mistero e devozione. Su Componidori, indossa una maschera androgina di terracotta, dei calzari in pelle, una camicia bianca, un velo bianco sulla testa sino alle spalle ed un cappello a cilindro nero.

Maschera a gattu

La Machera a Gattu è la maschera più importante del carnevale di Sarule, una delle maschere che incute maggior soggezione ed allo stesso tempo ammirazione. La maschera indossa le due gonne del costume tradizionale sarulese al rovescio, una coperta legata con una fascia rossa sulla testa ed il caratteristico velo nero a coprire il proprio viso. 

Molte di queste maschere che vi abbiamo descritto, secondo gli studiosi sono legate ai riti dionisiaci, ovvero legati al Dio greco Dioniso, che rappresentava tutto ciò fosse sinonimo di istinto, sensuale, caos e irrazionalità. Tali riti rappresentano mistero ed energia priva di prevedibilità, che si scatenano nelle danze e nei comportamenti che ritroviamo anche nelle sfilate del carnevale in Sardegna. 

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