Nel cuore di Cagliari, nel quartiere di Sant'Avendrace, è situata la Grotta della Vipera, ovvero una tomba fatta costruire intorno al I e II secolo d.C. nella quale giace Attilia Pomptilla.
Si narra che Cassio Filippo, figlio di Cassio Logino che era stato esiliato da Nerone in Sardegna, ove si ammalò di malaria a causa delle malsane condizioni dell'isola in quel periodo, dovute alla presenza di numerose paludi. La moglie di Filippo, Attilia, pregò gli Dei affinché salvassero il marito da questa tremenda malattia, offrendo in cambio la propria vita. Miracolosamente Filippo cominciò a stare bene, mentre Attilia perse inesorabilmente la propria vita, come se gli Dei avessero accolto le sue preghiere.
A questo punto Filippo decise di far scavare nelle rocce una cripta che sarebbe stata la tomba decorosa per l'amata moglie sacrificatasi per lui. La grotta deve il nome ai due serpenti posti su un bassorilievo che secondo gli antichi rappresentavano la passione e la fedeltà coniugale. Inoltre all'interno della grotta, sono ancora parzialmente visibili le inscrizioni in greco e latino dedicate da Filippo all'amata moglie, che hanno permesso di ricostruire la storia di questa intensa storia d'amore.
L'interno della grotta ha una pianta rettangolare, e vi si scende per pochi metri attraverso gradini scavati nella roccia. Vi sono due diramazioni che, secondo la leggenda, conducono una ad un tesoro nascosto e l'altra alla morte. L'ingresso era inoltre abbellito originariamente da colonne e capitelli, oggi purtroppo non più visibili. Altre stanze furono poi utilizzate per la conservazioni di ceneri ed altre salme.
Per maggiori informazioni:
Cagliari - Viale Sant'Avendrace, 87
070 677 84 90