Torri Costiere della Sardegna
Le Torri costiere sono delle costruzioni difensive presenti lungo tutto il litorale della Sardegna ed erette come sistema difensivo dalle incursioni, per controllare e avvistare le imbarcazioni degli invasori che arrivavano dal mare. Le prime torri vennero costruite a partire dalla metà del sedicesimo secolo per arginare le incursioni barbariche e vennero utlizzate fino alla fine del diciottesimo secolo anche se alcune vennero riutilizzate più avanti nel corso della seconda Guerra Mondiale, per attuare un sistema difensivo in punti strategici del mediterraneo.
Le torri erano strategicamente ubicate in posizioni tali da garantire una visuale maggiore della costa e dovevano poter comunicare con le due torri adiacenti. L'interazione tra le torri era fondamentale per organizzare in modo tempestivo la difesa delle coste dell'isola.
Per segnalare l'arrivo dei nemici alle torri vicine venivano utilizzati il fumo di giorno e il fuoco di notte e in caso di scarca visibilità dei segnalatori acustici come campane e corni o in alternativa venivano inviati dei messaggeri a cavallo ad allertare la popolazione locale, per mettere in moto il sistema difensivo dell'isola.
Quasi tutte le torri sono state realizzate con una pianta circolare; ne fanno eccezione la torre di Muravera realizzata a pianta quadrata, quella di Porto Torres costruita con una pianta esagonale, e le altre torri inglobate in complessi difensivi più grandi come ad esempio Fortezza Vecchia a Villasimius.
Attualmente molte delle torri versano in uno stato di totale abbandono. Purtroppo spesso queste importanti testimonianze storiche dell'isola non sono state valorizzate né tutelate, seppur fanno eccezioone i diversi recuperi messi in atto per alcune di esse che oggi possiamo visitare anche al loro interno.
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