L'antica città di Santa Igia era la capitale del Giudicato di Cagliari.
Abitata già dai fenici e dai romani che costruirono anche il Porto Scipione sulle sponde dello stagno, si popolò in modo più cospicuo intorno all'VIII secolo, quando Cagliarì subì le incursioni dei saraceni, che spinsero le popolazioni a ritirarsi verso l'attuale zona dello stagno di Santa Gilla e Sa Illetta. La città era piuttosto estesa, ed era collegata persino con il castello di San Michele.
I resti delle antiche costruzioni sono visibili in maniera frammentata, nella zona che va da Sa Illetta sino alla zona di via San Paolo e sin oltre alla centrale elettrica di San Simone verso nord. Rimase in piedi fino al 1258, anno in cui i pisani la distrussero quasi completamente.
Oggi, il tempo, l'incuria e le nuove costruzioni cittadine, hanno in parte coperto i resti dell'antica città, anche se, proprio alla costruzione della statale, si deve il ritrovamento di ruderi e altre parti importanti della città. Sono stati programmati progetti di scavi al fine di recuperare e scoprire di più sull'antica capitale, una sinergia tra istituti scolastici e soprintendenza ai beni archeologici. Chissà, magari un giorno si riusciranno a ritrovare anche i resti dell'antico porto, sperando che l'amministrazione comunale e chi di dovere dia una smossa agli scavi.