La Chiesa di Santa Maria di Betlem, è una delle chiese più importanti e antiche di tutta Sassari, risalente al XIII secolo, quando ai frati francescani venne concesso in dono il monastero di Santa Maria di Campulongu, dei Benedettini di San Vittore di Marsiglia, risalente ai primi anni del XII secolo e adiacente all'attuale Chiesa di Santa Maria di Betlem.
La facciata, nella parte bassa, conserva ancora la vecchia struttura del monastero costruito nel 1106 su disposizione del Giudice Costantino di Torres. Si possono ammirare l'arco strombato sopra il quale, separato da una cornice modanata, giace un grande rosone anch'esso strombato e risalente al '400. Ancora sopra, un'ulteriore luce costruita intorno al '700, conferisce all'interno della chiesa un'ottima illuminazione. La chiesa, che venne più volte ampliata e rimaneggiata nel corso dei secoli, presenta le influenze dei vari periodi storici; è caratterizzata dallo stile romanico con la presenza di elementi del periodo gotico e aragonese ed è sormonata da una grande cupola, con altre luci e una statua della Madonna, sotto la quale è inciso: fermati passegger e il capo inchina a salutar del ciel la gran regina.
L'interno è caratterizzato da una navata unica. E' impreziosito da elementi architettonici di pregio, da colonne con capitelli a foglie a crochet, affreschi, statue e bassorilievi. Sono presenti diverse cappelle in diversi stili, dal barocco al gotico, raffiguranti i vari gremi cittadini (Muratori, Sarti, Falegnami, ecc.). Gli altari sono in legno intagliato, risalgono al '700 e furono costruiti per mano degli artigiani sassaresi. Nella chiesa sono inoltre custoditi i Candelieri votivi, anch'essi in legno intagliato, utilizzati durante la processione del 14 agosto, conosciuta come la Discesa dei Candelieri.
All'interno del Santuario, sono presenti altre bellissime opere, come ad esempio la statua lignea risalente al '400 raffigurante la Madonna della Rosa, i dipinti del pittore modenese Giacomo Cavedoni, ed infine un pulpito e un retablo, sempre in legno, opere di Giovanni Antonio Contena.
Davanti alla chiesa si apre un grande chiostro con pavimentazione in pietra, ove giace la fontana risalente al '500, chiamata fontana del Brigliadore, dal catalano brillador che significa zampillo, impreziosita da decorazioni di mostri bronzacei e tre stemmi.
La chiesa venne menzionata nel tempo da diversi personaggi illustri, come il generale Alberto Della Marmora e Vittorio Angius.
Come arrivare:
giunti a Sassari, procedere verso il centro e la stazione. Superata la stazione procedere ancora dritti. La chiesa apparirà dinnanzi a voi sulla sinistra, dopo il semaforo.