Orgosolo è uno dei comuni della Sardegna tra i più visitati in assoluto, conosciuto per la bellezza del suo territorio che comprende oltre tremila ettari di montagna, il Supramonte, segnato da vicende legate al banditismo ed ai sequestri che fecero parlare del paese di Orgosolo anche all'estero verso il finire dell'800.
Tralasciando gli aspetti legati al banditismo sardo, assodato che Orgosolo e la Sardegna non possano relegarsi solo a queste questioni, ciò che più mi affascina di questo paese è il grande patrimonio naturale che comprende alte vette, boschi e distese di macchia mediterranea che si perdono a vista d'occhio e che costituiscono l'habitat di numerose specie, alcune anche rare, come l'aquila reale della quale oggi restano pochissimi esemplari, i mufloni e i tanti cinghiali che è facile incontrare anche lungo le strade.
Rispetto a un secolo fa, oggi il paese è profondamente cambiato pur mantenendo la propria solida identità, culturalmente attivo e con una Comunità impegnata nel sociale e ricca di iniziative, come ad esempio per citarne uno, il Festival della scienza.
Esempio di questa evoluzione culturale, sono sicuramente i Murales che è possibile ammirare un po' ovunque lungo le caratteristiche vie del paese.
Il primissimo murales realizzato ad Orgosolo venne creato nel 1969 da un gruppo anarchico chiamato "Dioniso", giunto in Sardegna per intervistare e dar voce alla gente ed ai problemi della Sardegna stessa. Ma fu nel 1975 che il fenomeno del muralismo cominciò a diffondersi, quando Francesco Del Casino, professore toscano docente delle scuole medie di Orgosolo, realizzò insieme ai suoi alunni alcuni murales per commemorare il 30° anniversario della liberazione dell'Italia.
Il numero dei murales aumenta di anno in anno, buona parte realizzati proprio del professore senese e attualmente se ne contano oltre 200. Alcuni di essi sono andati perduti nel corso del tempo a causa degli agenti atmosferici o per esigienze edilizie, ma la maggior parte riescono ancora a sopravvivere grazie ad opere di restauro e conservazione. L'apertura e l'ospitalità di Orgosolo, fanno si inoltre, che chiunque possa lasciare il proprio contributo sui muri del paese. Anche per questo, a livello internazionale oramai si riconosce Orgosolo come il paese dei Murales.
Al centro dei temi trattati vi sono soprattutto le contestazioni politiche giovanili degli anni '60 e 70', l'opposizione alle guerre sparse per il mondo e tutte le vittime che ne conseguono, denunce delle stragi degli anni di piombo e delle vittime partigiane, temi sociali, quali ad esempio i diritti umani, la violenza sulle donne o le discriminazioni razziste. Non mancano tributi a personaggi storici come Garibaldi e Antonio Gramsci o ad artisti quali Picasso, Joan Miro o Fabrizio De Andrè.
Scorrendo la gallery è possibile vedere le foto di numerosi murales di Orgosolo.
Altri paesi della Sardegna nei quali è possibile apprezzare un gran numero di Murales sparsi lungo le vie, sono il paese museo di San Sperate, il paese di San Gavino Monreale, Villamar e Serramanna, che presentano anch'essi numerosi murales da apprezzare, la cui collezione viene arricchita di anno in anno grazie ai numerosi artisti che arrivano anche dall'estero per dipingere le loro opere d'arte sui muri della Sardegna.
Guarda anche il nostro "Album dei Murales in Sardegna".