Festa di Sant'Antioco Martire 2024
Tra le sagre in Sardegna più longeve troviamo indubbiamente la Sagra di Sant'Antioco Martire che insieme alla Sagra di Sant'Efisio, è tra le Sagre della Sardegna e d'Italia più antiche e coinvolgenti.
La prima edizione si ebbe nel lontano 1359, quando furono rinvenute le spoglie del Santo nei pressi di una cavità che costituiva la sua tomba. Nelle vicinanze furono scoperte anche delle catacombe risalenti al periodo tra il IV e V secolo.
Antioco venne esiliato in Sardegna dall'Imperatore Adriano, in quanto cristiano e professante della fede. Condannato ai lavori forzati nelle miniere di una delle due isole a sud della Sardegna, riuscì con il suo esempio di vita fatto di preghiere, meditazione e digiuno, a convertire persino il suo carcerario Ciriaco. Tale evento fece sì che le autorità dell'impero inviassero una spedizione punitiva che pose fine alla giovane esemplare vita di Sant'Antioco. Circa 500 anni dopo, le spoglie del Santo vennero trasferite a Iglesias, dato che le coste dell'isola di Sant'Antioco erano spesso preda degli incursori provenienti dal mare. Ma poco più tardi gli antiochesi tornarono ad impadronirsi del beneamato patrono della loro isola e della Sardegna intera.
La Sagra ha luogo il terzo lunedì successivo alla Pasqua. I festeggiamenti hanno però inizio dal sabato, quando si procede con la sfilata de Is Coccois in occasione della quale, le donne preparano un tradizionale pane sardo, il Coccoi de Su Santu. Alla sfilata partecipano tantissimi gruppi folk provenienti da ogni parte della Sardegna.
Si susseguono una serie di iniziative che prevedono spettacoli in piazza, mostre e rassegne. L'edizione 2012 vede la presentazione del fumetto dedicato al Santo, una partita di beneficenza alla quale prenderanno parte gli ex giocatori di calcio del Cagliari, e varie esibizioni musicali, come quella della banda "Giuseppe Verdi - Città di Sant'Antioco" e di Max Gazzé, artista nazionale. Durante la Sagra saranno visitabili gratuitamente i diversi musei cittadini e i siti archeologici e culturali.
La domenica pomeriggio hanno invece luogo le affascinanti pariglie in onore del Santo e la sfilata dei Cavalieri in costume sardo.
Infine il lunedì prende il via la Solenne Processione, alla quale partecipano, oltre ai gruppi folk e i Cavalieri in costume, le traccas e i suonatori di launeddas. Ogni anno si ha un numero crescente di partecipanti, riportando la Sagra ai grandi numeri del passato.
Il clima di festa si fonde perfettamente con quello di devozione per il Santo, così come la curiosità e meraviglia dei turisti entra in perfetta sintonia con le tradizioni ed il folklore di un'intera isola, dei suoi colori, dei suoi sapori e della sua fede.
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